101 MOTIVI PER NON VIVERE IN ITALIA
101 motivi per non vivere in Italia è un lucido e doloroso pamphlet su tutto quello che non funziona nel paese in cui viviamo. Sulla scia dei maestri, della lezione leggera di Ennio Flaiano e su quella istituzionale e rigorosa di Calamandrei e Gobetti. Una provocazione per partecipare e incidere nel segno della vigile memoria e della coscienza critica.
“So contare fino a 101 ma avrei potuto contare fino a infinito. Sei mesi di diario ipocondriaco attorno a quello che non funziona in quello che una volta veniva chiamato Belpaese. Con l’amore deluso di chi è costretto a viverci, come un separato in casa, ma che coltiva la speranza di cambiare.”
Il libro si propone di miscelare con scrittura giornalistica agile, polemica ma leggera alcuni motivi del disagio di vivere in Italia con argomenti alti e bassi. Dunque dalla politica al tic dei telefonici, dal virus fiscale al potere delle lobby, dal complesso ebraico alla d meritocrazia. Un piccolo atlante condivisibile del fastidio crescente in cui riconoscersi. Tra lucidità e ipocondria, eccentricità e realismo. 101 piccoli e grandi fotografie scattate da una polaroid e affacciate sull’Italia contemporanea.
L’Autore

Daniele Poto è un giornalista che per proprietà transitiva fa inchieste scomode e di conseguenza è un giornalista scomodo. Nel suo precedente libro, ha affrontato lo spinoso argomento delle mafie nel calcio, un mondo dove si fa finta che gli arresti di due o tre calciatori coinvolti, abbia debellato un giro di centinaia di milioni in mano alla criminalità organizzata. La sua ultima opera giornalistica ci porta a esaminare i vizi di un paese in cui sembra che la fuga sia l’unica controffensiva possibile. A cura di Ettore Zanca.